Il mercato della riparazione automobilistica rappresenta oggi il 23% del mercato post-vendita automobilistico della UE, stimato in 45.000 milioni di euro.
Pochi settori altamente avanzati e di rilevante importanza per l'economia globale, come l'industria automobilistica, stanno affrontando oggi un futuro così incerto e impegnativo. I cambiamenti sperimentati durante gli ultimi decenni sembrano poca cosa in confronto a quelli che devono ancora venire. Questa incertezza ha portato molti esperti a cercare di anticipare di quale tecnologia verranno dotate le auto nel medio termine, cosa succederà con i motori a combustione interna e come l'elettrificazione e i nuovi modelli di mobilità influenzeranno l'intero settore. Questo è il motivo per cui molti forum nel settore automobilistico - anche nel segmento post-vendita - sono oggi dedicati alla discussione sul futuro del nostro settore, supportati da dati più o meno affidabili. In questo senso, l'IBIS Global Summit 2018, probabilmente il più grande meeting mondiale nel settore della carrozzeria, svoltosi dall'11 al 13 giugno a Monaco (Germania), non ha fatto eccezione ponendo l'accento proprio sul mercato della riparazione.
Il settore europeo della carrozzeria nel 2030
In questo contesto, i rappresentanti di ICDP, società di ricerca specializzata nel settore automobilistico, hanno evidenziato alcune delle conclusioni di un recente studio sul futuro dell'industria della carrozzeria in quattro dei principali mercati UE (Francia, Germania, Italia e Regno Unito) entro il 2030. Conclusioni che possono essere applicate anche ad altri mercati nella regione EMEA.
I ricercatori di ICDP hanno identificato alcune tendenze chiave con un chiaro impatto sul futuro del business della carrozzeria. Tra queste, vale la pena evidenziare la diffusione dei sistemi ADAS (sistemi avanzati di assistenza alla guida volti ad aiutare durante il processo di guida), una tendenza in aumento che avrà un impatto diretto sull'attività di riparazione, come alcuni professionisti hanno già notato. Inoltre, i rappresentanti di ICDP hanno riferito che l’attività di sostituzione e riparazione dei cristalli subirà una notevole evoluzione nei prossimi anni.
Utilizzando un modello di simulazione creato per analizzare l'evoluzione dei mercati menzionati, i ricercatori dell'ICDP hanno previsto una riduzione media del 23% delle riparazioni di carrozzeria entro il 2030. Questo calo nel numero di lavorazioni sarà compensato da maggiori costi di riparazione dovuti alla maggiore presenza di tecnologia nel settore auto. I conducenti potranno aspettarsi meno incidenti in futuro, ma dovranno essere disposti a pagare di più per riparare dei veicoli tecnologicamente più avanzati.
Steve Young, Managing Director di ICDP, ha sottolineato che il mercato della riparazione automobilistica oggi rappresenta il 23% del mercato post-vendita in UE, per un valore stimato di 45 miliardi di euro, di cui circa la metà in un mercato caratterizzato da "molte complessità, alcune minacce emergenti e una mancanza di dati", ha detto.
Young ha analizzato l'impatto che gli ADAS avranno sul business. A questo proposito, sostiene che questi sistemi potranno ridurre il tasso di incidenti, ma ha osservato che ciò dipenderà dalla penetrazione nel settore auto nel suo complesso.
Inoltre, ha condiviso alcune delle opinioni espresse dai partecipanti alla ricerca. Un rappresentante di un Casa Auto intervistato ha dichiarato: "Non abbiamo ancora visto alcun cambiamento nelle percentuali relative alle riparazioni a seguito di incidenti, anche se quando abbiamo esaminato in dettaglio abbiamo scoperto che il danno alla parte anteriore viene sostituito da quello alla parte posteriore". Un altro intervistato, in rappresentanza di una carrozzeria, sostiene che si assisterà ad una riduzione del 50% delle riparazioni strutturali nei prossimi cinque anni.
Ricalibrare i sensori
Per quanto riguarda gli ADAS, una delle principali sfide per la carrozzeria sarà la ricalibrazione dei sensori, il cui numero è destinato ad aumentare. E una corretta ricollocazione implica procedure corrette, spazio dedicato, tempo e uso di strumenti specifici, che rappresenteranno gli aspetti chiave per la futura attività di riparazione.
Oltre agli ADAS, l'ICDP identifica altre sfide come le nuove tecniche di costruzione dei veicoli, la tecnologia incorporata, la telematica e le strategie delle assicurazioni come fattori determinanti per influenzare il mercato nei prossimi anni.
Prendendo in considerazione aspetti come i chilometri percorsi, la crescita del parco veicoli, l'adozione degli ADAS, tra i tanti altri, entro il 2030 l'ICDP prevede un calo del 30% del tasso di incidenti, un aumento medio del 39% delle perdite totali, una diminuzione del 22% delle riparazioni per collisione e un aumento dell'8% del numero di incidenti gestiti dalle assicurazioni nei vari paesi citati. "La tendenza generale consisterà in un minor numero di sinistri, ma il costo della riparazione sarà maggiore" afferma Young.
Complessivamente, l'ICDP prevede in media tra questi 4 mercati UE una riduzione del 15% delle incidenti; una riduzione del 23% delle riparazioni; una riduzione del 19% del valore dei ricambi, e una riduzione del 17% del valore totale del mercato.